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FEUD: BETTE AND JOAN

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Dopo la pausa Future Film Festival e Thegiornalisti, ritorna la cara e vecchia rubrica “Seriamente non la conosci?”. Questa settimana vi racconto di Feud: Bette and Joan.

Feud è la nuova serie antologica targata Ryan Murphy. Dopo American Horror Story e American Crime Story, Murphy ha intrapreso questa nuova avventura seriale in cui si occupa delle faide più famose della storia. Come prima faida ha preso in esame quella tra le due attrici hollywoodiane Bette Davis e Joan Crawford.

La carriera di Joan (Jessica Lang) è ormai in declino e per ritornare sulla cresta dell’onda propone al regista Robert Aldrich (Alfred Molina) di adattare al cinema il romanzo Che fine ha fatto Baby Jane? e di avere come co-protagonista Bette Davis (Susan Sarandon). Aldrich non è molto convinto di questa proposta, soprattutto perchè tra le due attrici non corre buon sangue e da sempre si fanno la guerra a colpi di film; propone il progetto a Jack Warner (Stanley Tucci), patron della Warner Bros. Warner è dello stesso avviso di Aldrich, ma sfrutta la rivalità tra le due attrici per promuovere il film. Hanno così inizio le riprese del film tra guerra e pace.

Otto episodi pregni di storia del cinema americano, due dive moderne che interpretano due dive del passato e sono così uguali alle originali che non si notano le piccole differenze che le dividono. Susan Sarandon è spiccicata a Bette Davis, sia nel trucco che nelle movenze così come Jessica Lang con Joan Crawford. È interessante notare come Ryan Murphy si sia attenuto fedelmente alla storia delle due attrici e di chi le circondava, e soprattutto di come abbia insistito sulla loro vita privata, mettendo in evidenza le debolezze che hanno nascosto al pubblico. Negli otto episodi della serie, possiamo vedere una Joan Crawford sempre sorridente e sicura di se davanti agli altri, ma sola e insicura nel privato, circondata dal cellophane che ricopre i sui mobili e della sua fidata domestica Mamacita (Jackie Hoffman). Bette Davis, invece, è una donna sicura di sé e maniaca del controllo, sia nella vita privata che sul lavoro, ma questa sua sicurezza e mania ha attirato, spesso, l’odio di chi le stava attorno.

Personalmente ho trovato la serie molto bella e ben realizzata, ma ormai Ryan Murphy è sinonimo di qualità e questo lo si sa, e il lavoro fatto sui personaggi è meraviglioso. In progetti come questo, dove bisogna interpretare persone realmente esistite, spesso si rischia di sbagliare e di allontanarsi dall’originale, cosa che non è accaduto in Feud. Provate a comparare le immagini tra i “falsi e gli originali”. Sono sicura che il wow vi scapperà.

In attesa che la serie arrivi in Italia, vi annuncio che è già in cantiere la seconda “Faida” che vede protagonisti Carlo e Diana. Inutile dirvi che aspetto con ansia anche se già so che sarà un altro successo.

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